Sono diventato Naoto nel corso degli anni, un po’ per volta, lentamente. Cogliendo ogni occasione per soddisfare il bisogno di conoscere e di comprendere il mondo. Sono diventato Naoto quando i sogni mi hanno portato ad agire, e l’agire a sognare ancora di più. Sono diventato Naoto quando ho iniziato a raccontare le esperienze che nascevano da questa ricerca inquieta, lenta e costante, nella vita e nel mondo. Raccontare per condividere, senza la pretesa di essere d’esempio a nessuno, condividere così come altri hanno condiviso con me i loro saperi le loro esperienze e anche qualche sogno. Non cerco l’avventura estrema, la prestazione sportiva ad ogni costo, tutti quei numeri che si sostituiscono al vivere coscientemente un’esperienza, sono un curioso che cerca di guardare sempre le cose da un punto di vista leggermente diverso. Un curioso che ad ogni passo, in ogni luogo si domanda se non ci sia un modo diverso di fare quello che sta facendo, un sogno parallelo in cui entrare per cambiare dimensione. Un sogno, perché come diceva Walter Bonatti : ” l’uomo deve sognare per salvarsi”.